venerdì 21 gennaio 2011

quando un sinistro raddrizza la giornata

Sì,  un semplicissimo scaldamani sinistro riuscito dopo tanti tentativi è bastato a rimettere a posto il mio pessimo umore di oggi quello brutto, quando ti svegli la mattina e senza motivo tutto gira a rovescio, quella sensazione dentro che mi dice che se oggi rimanessi nel letto nascosta al mondo sarebbe meglio, invece bisogna alzarsi, andare al lavoro, affrontare le ore del mattino, e poi nemmeno è finita, ecco, pure il pomeriggio, che dovrei rimanermene a casa tranquilla e invece devo di nuovo andare a scuola, e chi me l'ha fatto fare, ma se non c'era la scuola qualsiasi altra faccenda sarebbe lo stesso sembrata un peso incombente, un macigno che in qualsiasi direzione rotoli sai che ti finirà addosso e così sto male ancora prima di sentire veramente il botto, che arrivi o non arrivi è lo stesso, perchè è tutto un gironzolare di quella stortura del risveglio che rovina tutto...


C'era anche il caccialibro oggi, che mi avevano confermato l'appuntamento per Composita Solvantur di Fortini, e non sono riuscita a disdire, e mi hanno chiamato che ero là in mezzo al caos, il vociare dei bambini,  e sarò pure sembrata una deficiente...

  Una cosa, se non ha un nome come si  fa a mandarlo via, a sapere come si chiama si potrebbe affrontarlo e prenderlo a cuscinate almeno, ma no. Solo che poi, lì sotto la coperta, prendo lo scaldamani che è da novembre credo che faccio e disfo, una decina ne ho fatti, e tutti destri, e invece... evvualà, capita che lo metti ed è proprio sinistro, prendi uno dei destri salvati e lo confronti, sìsì, è proprio un sinistro, fatto come Dio comanda, e come tagli il filo, viene una leggerezza strana, come uno sfiatamento, come quando alzi la valvola della pentola a pressione e il vapore esce ffffffffffffffffffffffffff, e .. ti ricordi che oggi è comparso un po' di sole, magari ce ne sarà anche domani, o forse no, ma prima o poi arriverà. 

Ci vuole un fiore, si chiama il set di cui fa parte lo scaldamani sinistro. A pensarci prima.

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